Page 273 - COVER_Volume_Dorso161.indd
P. 273
IL DOPOLAVORO FERROVIARIO - I PROGETTI
impegno solidaristico dei ferrovieri ha radici
L’ profonde, lontane nel tempo. Le prime
forme di mutualismo, inteso come forma di aiuto
reciproco tra persone, soprattutto lavoratori,
nasce già nell’Ottocento ed i ferrovieri furono
all’avanguardia, perché vivevano sulla loro pelle le
diffi coltà dei nuovi processi industriali, che avevano
spesso come conseguenze infortuni e malattie
professionali. La categoria costituiva il gruppo di
occupati industriali più numeroso sul territorio
nazionale e viveva compatta nei quartieri sorti a
ridosso delle stazioni e degli snodi logistici, il che
facilitava un processo di conoscenza personale
e solidarietà tra lavoratori, i quali sentivano la
necessità di aiutarsi tra loro, sostenere chi era in diffi coltà,
Il manifesto che l’Associazione Nazionale
tutelare le famiglie dei colleghi e proteggere quella comunità DLF distribuisce alle Associazioni DLF
territoriali impegnate nella
che tanto lavorava e che era esposta ai rischi di processi “Solidarietà dei ferrovieri”
industriali complessi e pericolosi. Già nel 1877 veniva fondata
da Cesare Pozzo, uno dei padri del sindacalismo italiano, la
Società di mutuo soccorso fra i macchinisti e fuochisti delle
Ferrovie Alta Italia, che dopo pochi anni fu estesa a tutto il
Paese. Queste organizzazioni sono state la prima forma
moderna di stato sociale o come si dice adesso di Welfare:
con esse i lavoratori di un certo settore si auto-tutelano e
si aiutano tra loro, trovando nuove forme associative e di
collaborazione. Tutto questo testimonia come i ferrovieri
siano stati nel Novecento i pionieri nel concretizzare i principi
di solidarietà tra lavoratori, una tradizione che si è mantenuta
fi no ai nostri giorni, anche se nel frattempo siamo passati dalla
prima rivoluzione industriale, che aveva al proprio centro la
metallurgia, il tessile e la ferrovia, alle soglie della quarta, il cui
cuore negli anni a venire saranno la cibernetica, l’intelligenza
271