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IL DOPOLAVORO FERROVIARIO - I PROGETTI
artifi ciale e lo spazio. Solidarietà che i ferrovieri sono stati
capaci di mantenere, non solo tra loro, ma anche nei confronti
degli altri, soprattutto quelli che vivono ai margini della società
ad esempio quelli che tutti noi possiamo vedere nelle stazioni,
luoghi di passaggio per antonomasia, che costituiscono l’ultimo
rifugio dei dimenticati, quelli che la società cerca di non vedere.
Negli anni il contatto frequente tra chi lavora nelle stazioni
e chi le vive per necessità e disperazione ha spinto molti
ferrovieri ad attivarsi in vario modo per aiutare le persone
che si rifugiano in quei luoghi, la cui salute è messa a dura
prova, soprattutto nei mesi invernali. Il Consiglio Direttivo
delle Associazioni DLF è composto da ferrovieri e tra le
varie iniziative che nell’ambito del Dopolavoro Ferroviario
sono nate spontaneamente nel corso degli anni, una ha avuto
un forte sviluppo e con il tempo è stata promossa da tanti
DLF: la “Festa degli Ultimi”, che da qualche anno è stata
ribattezzata: Solidarietà dei ferrovieri. Questa iniziativa,
promossa da Associazione Nazionale DLF e da Ferrovie dello
Stato Italiane, viene organizzata ogni anno durante le festività
natalizie e mira a offrire un aiuto concreto alle persone in
diffi coltà, la cui esistenza ruota proprio attorno alle stazioni.
In molti casi consiste nel dono di un pranzo o di una cena
ai senzatetto o in generale a persone indigenti, servita dai
consiglieri stessi, dai volontari del DLF e di altre associazioni
attive nel sociale. Vengono offerti un pasto caldo, un abbraccio,
una battuta a persone che in una fase della loro vita hanno
bisogno non solo di mangiare qualcosa, ma anche di essere
visti e non ignorati, trattati come essere umani, di sentirsi
ancora parte di una comunità amica, di essere accettati dagli
altri pur nella loro grande diffi coltà. Senza nessuna distinzione
tra italiani e stranieri, giovani e anziani, uomini e donne.
Perché la solidarietà è per tutti coloro i quali tendono una
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